giovedì 27 gennaio 2011

KOOK Artagency e il suo crashvertising.

Premetto che è un po' che non scrivo, per motivi di tempo e anche un po' di voglia. Ho da parte un bel po' di materiale per i prossimi post, ma nel frattempo mi ritaglio qualche minuto per evidenziare un'iniziativa che non fa che avvalorare la sensazione comune in questi giorni di chi lavora in comunicazione.

Il cattivo gusto, la scorrettezza umana e professionale, la fame di budget e la povertà di idee e professionalità stanno prendendo il sopravvento su uno dei lavori più belli del mondo.

Di esempi ne ho tanti, purtroppo troppi. Per farvi un'idea dell'ambiente, poi, basta andare sul blog di donald draper, unica lettura che mi concedo appena sveglia per aprire gli occhi, dentro e fuor di metafora.

Ma questa notizia proprio non la lascio scivolare nel calderone.

Leggo su spot&web che la KOOK Artgency ha inventato il crashvertising.

Lascio a stralci del loro comunicato stampa la descrizione di questo concetto (i bold e le maiuscole sono miei):

"Tamponamenti improbabili e bizzarre uscite fuoristrada, gli incidenti più strani e spettacolari possono ora essere sfruttati e trasformati in perfetti media per veicolare messaggi pubblicitari. (omissis)
(omissis) Crashvertise trasforma i testimoni oculari, i curiosi e gli stessi incidentati in protagonisti di uno spettacolo, messo in scena in tempo reale da un team di modelle brandizzate direttamente sul luogo dell’incidente, TRASFORMANDO IL SINISTRO IN UN HAPPENING EMOZIONALE. Inoltre, attraverso una piattaforma web 2.0, grazie ai maggiori social network come facebook e twitter, una parte degli utili generati dall’attività viene condivisa con chiunque segnali tempestivamente un incidente nella propria città O NE CAUSI UNO AD HOC. Per i clienti è disponibile su www.crashvertise.com una mappa dettagliata che evidenzia le migliori aree per investire in operazioni di Crashvertise. (omissis)"



Credo che questi "signori" non abbiano bisogno di essere insultati, perché si insultano da soli, nel vantarsi di tale "pensiero strategico" e comunicarlo su magazine di settore.

Pensavo fossero solo i peggiori avvocati ad inseguire le ambulanze. Adesso ci sono anche i pubblicitari.

Ai creativi di KOOK Artagency auguro di diventare testimonial del loro stesso crashvertising.

Allacciate le cinture.

update: ho trovato anche l'"utilissimo" video di presentazione.
dov'è l'idea? cosa state pubblicizzando? mi fate almeno un esempio di brand che voglia essere presente sul luogo di un incidente, essere ricordata in mano a una hostess con alle spalle lamiere, sangue e magari anche il morto?
finché non vedrò almeno una case reale (niente fake grazie) con una brand che decide di farsi pubblicità sulle disgrazie altrui, allora forse mi ricrederò. fino ad allora continuo a pensare che sia solo una bufala per fare pubblicità all'agenzia che c'è dietro. e visto la provenienza, non mi sorprenderebbe.