giovedì 29 novembre 2007

nicholas eymerich è tornato

Dopo 5 anni di astinenza finalmente è tornato il mio eroe per la penna di uno dei miei scrittori preferiti: Valerio Evangelisti ci diletta con una nuova avventura dell'inquisitore più figo del mondo (chiedo scusa per la sfacciataggine) Nicholas Eymerich.
Sul sito ufficiale sono riportate diverse recensioni, io scelgo questa perchè meno riassuntiva della storia e più "personale". Se volete leggere le altre, le trovate in home page.


DA SARAGOZZA ALL'IRAQ, EYMERICH RITORNA AL FUTURO
(da Il Corriere della Sera, 8 novembre 2007)

Eymerich è tornato! Il terribile inquisitore del Regno di Aragona, protagonista della fortunata saga di Valerio Evangelisti, è di nuovo fra noi. È lui il protagonista del romanzo La luce di Orione (Mondadori). Per cinque anni, dall'ottavo romanzo della serie, Mater Terribilis (2002) a oggi, il fosco e spietato frate domenicano era rimasto a riposo. «Avevo lavorato ad altri romanzi e su altri periodi storici » ci spiega Evangelisti. «Non volevo restare vincolato allo stesso personaggio. Poi, la pressione dei lettori e le richieste degli editori mi hanno costretto a tornare a Eymerich. E l'occasione me l'ha fornita l'Università di Padova, che ogni anno allega alla Guida per gli studenti un racconto o un fumetto. Nel 2006 mi avevano chiesto un racconto che avesse a che fare con Padova. È nato così La sala dei Giganti, che prendendo lo spunto dagli affreschi di Altichiero nel Palazzo della Ragione (l'opera, ormai perduta, era dedicata agli Uomini illustri dell'antichità secondo un progetto del Petrarca, ndr), riportava in scena Eymerich alle prese con gli occulti simboli di quelle pitture». Erano, in pratica, i primi quattro capitoli che ora, in parte rimaneggiati, aprono La luce di Orione.

L'anno del romanzo è il 1366, Eymerich, processato a Saragozza dal suo stesso ordine, fugge in Italia e scopre che Amedeo di Savoia, il Conte Verde, sta preparando una spedizione a Costantinopoli, sempre più stretta dall'accerchiamento dei musulmani. Offre aiuto in cambio della conversione al cattolicesimo, ma in realtà è spinto dalla curiosità di vedere i mostri che ogni mattina emergono dal Bosforo. Intanto, in un futuro lontano — circa duecento anni da oggi — in un Iraq ancora dilaniato da una guerra ormai incomprensibile, dei giganti mostruosi combattono contro dei morti ricostruiti. Come se la maledizione di Orione (il Nembrot dell'Inferno dantesco)si ripetesse a distanza di secoli...

Autore di culto per quanti amano gli esperimenti letterari che mescolano enigmi storici e visioni fantascientifiche, tradotto in molti Paesi europei, Evangelisti è particolarmente apprezzato in Francia dove le edizioni Payot-Rivages hanno pubblicato la sua opera completa. In Francia, del resto, ha vinto i premi più importanti riservati al genere fantastico (Grand Prix de l'Imaginaire, Prix Tour Eiffel). In Italia, nel 2000, gli era stato assegnato il Premio Italia per la fiction seriale radiofonica. «Fra il '99 e il 2001» ricorda «sceneggiai tre romanzi del ciclo per Radiodue. Le puntate andavano in onda dal lunedì al venerdì, alle 9 di mattina. Mi avevano espressamente indicato come modello il grande successo radiofonico di Diego Cugia, Il mercante di fiori. Devo dire che anche il mio inquisitore ebbe altrettanto successo».
Come aveva scoperto Eymerich? «Trovai il suo nome in un testo del giurista Italo Mereu, Storia dell'intolleranza in Europa. Di quel personaggio, realmente esistito (è suo il testo cardine nei processi contro gli eretici, il Directorium Inquisitorum), mi piacque il nome: comunque uno lo pronunci, ha il suono di un colpo di rasoio. Vissuto fra il 1320 e il 1399, il frate domenicano era divenuto il potentissimo capo dell'Inquisizione nel Regno di Aragona. Talmente potente da far scomunicare un cardinale e da far lanciare la scomunica contro un morto, il filosofo Raimondo Lullo. C'era il nome che suonava bene, c'era una storia fosca e piena di ombre, però mi mancava qualcosa: la persona vera. E allora decisi di dargli caratteri e tratti ispirandomi a me stesso».
Ma che cosa ha Evangelisti in comune con Eymerich? «La stessa personalità, o quasi — risponde ridendo —. La personalità schizoide. Sì perché, fine anni '80, aiutavo lo psichiatra Bruno Caldironi a scrivere un manuale: il contenuto scientifico era suo, io ci mettevo la scrittura. Arrivato al capitolo sulla personalità schizoide, mi ci riconobbi. Ma anche mi venne in mente di prendere tutti i caratteri di quella mentalità e, estremizzandoli, metterli dentro Eymerich, come fosse una terapia. Risultato: mentre io miglioravo progressivamente, Eymerich è divenuto sempre peggiore». Così, nel 1992, da un piccolo editore di Ravenna esce Seminari di psicopatologia e psicoterapia di Bruno Caldironi e, due anni dopo, Nicolas Eymerich, inquisitore nella collana Urania.
Generoso di citazioni da opere esoteriche e di occultismo («tutte vere: molti dei testi, fra l'altro, non solo li ho letti, ma li possiedo pure»), Evangelisti non aderisce a nessuna forma di esoterismo, né prende posizione nella disputa se esso sia di destra o di sinistra. «Ci sono stati anche esoteristi progressisti, Eliphas Lévy, la massoneria liberale dell'Ottocento, ma questo tipo di etichette non m'interessa». Però, in qualche modo, il personaggio di Eymerich lo affascina, così come piace moltissimo ai lettori. «Sì, è una sorta di superuomo, sa tutto, conosce perfino il greco in un momento in cui nessuno in Occidente lo sapeva. È il più intelligente di tutti. Il più abile». Il più efferato anche, e così compare anche ne La cattedrale del mare, il recente bestseller di Ildefonso Falcones (Longanesi). «Dipende anche dalle esigenze della fiction. In Francia, soprattutto, c'è il culto degli eroi neri, negativi. Comunque, da un po', ho temperato il superomismo dell'inquisitore con un po' di ironia, affiancandogli un personaggio buffo, don Pedro Bagueny».
Ma per quel che riguarda il futuro, la visione di Evangelisti è decisamente negativa. «La fantascienza, per sua natura, è pessimista. Ma del resto, oggi siamo già oltre il prevedibile. Forse non c'è nemmeno più bisogno di un cattivo come Eymerich: l'ultima incarnazione dell'inquisitore è stato Andrei Vishinskij, il giudice delle purghe staliniane. Oggi siamo di fronte a guerre senza più ideologie né ragioni. Io prevedo solo uno sviluppo orrendo, un futuro in cui, per la scarsità di materiale umano, si faranno combattere cadaveri contro allucinazioni».

marketing non convenzionale secondo iabichino

Riporto pari pari dal sito di 7thFloor l'ennesima perla di saggezza di uno dei personaggi più influenti e competenti nel mondo del marketing non convenzionale, ma soprattutto uno dei migliori insegnanti che abbia mai avuto: PAOLO IABICHINO, direttore creativo di OgilvyOne.

Insider 1: Non sarà che il marketing non convenzionale conviene?
di Paolo Iabichino - OgilvyOne

Difficile non insospettirsi: gli ultimi cinque brief di gara sciorinavano deliverable come ambient e guerrilla, ma con la necessità di misurarne il ritorno sugli investimenti, come dire, applichiamo la logica del GRP anche allo street marketing. Che è un po’ come tentare di fare il censimento dei nomadi uzbeki. Puntualissima arriva la richiesta del virale. Questa è più sfacciata. Non abita quasi mai un brief formale. Ma arriva inesorabile, alla fine di una riunione, nel bel mezzo di una telefonata o nel coffee break di un meeting internazionale.

"Il creativo sei tu, mi sussurra il direttore marketing di turno, abbiamo bisogno di rompere le regole, ci serve un’idea forte e poi lo sai che quest’anno non abbiamo budget per la tv. Tanto c’è internet."

Disgraziatamente quest’anno il festival mondiale della creatività pubblicitaria ha premiato un film virale con il Grand Prix più ambìto. A conferma che “tanto c’è internet”, con buona pace di una delle più intelligenti strategie di comunicazione degli ultimi anni, quella di Unilever con la Campagna per la Bellezza Autentica di Dove.

E’ vero, Evolution è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo. E’ vero, non è (quasi) mai andato in televisione. Tecnicamente è un video virale. Anche se non ha la poetica collaudata dei virali più riusciti: sesso, splatter, sadismo e stronzate (sono 4 S e, per ora, mi sembra la miglior evoluzione al marketing delle 4 P).

Ma vuoi vedere che un messaggio intelligente contagia per il solo fatto di essere un messaggio intelligente? Un brand che parla alle donne e decide di trattarle come tali anziché come carni da copertina è (ahimé) una notizia. Se sei credibile, se lo fai con bella creatività, su YouTube come su un billboard, in tv e nei punti vendita, nelle scuole e dentro un evento, sei una marca che parla in
maniera nuova al suo pubblico.

Il marketing non convenzionale è quello che rompe una convenzione. Non quello che usa i “nuovi media” perché quelli vecchi costano (ancora) tantissimo. Difficile non insospettirsi, se guardo al papà di tutti i virali. Quella poesia calcistica di Ronaldinho che colpiva 4 volte la traversa dal limite dell’area di rigore. La conversazione è nata spontanea, il popolo della rete si è diviso tra detrattori fautori del montaggio ad arte e gli esteti del gesto atletico. Nike, intanto, spalancava le porte del suo ‘Just do it’, dimostrando al mondo che una scarpetta può essere rilevante, fare entertainment, generare conversazione e contagiare il suo pubblico con un messaggio inedito. Ha rotto una convenzione. E con la stessa logica ha continuato a presidiare tutti i media messi a disposizione dai nostri tempi. Tradizionali e non. Perché ha sempre privilegiato il messaggio, rispetto al mezzo.

Credo che qui sia il punto.
Ci siamo persi per strada la comunicazione. Abbiamo smarrito la rilevanza, la pertinenza, i messaggi, gli insight, le verità. Preoccupati di uscire dall’affollamento, ci siamo isolati. Abbiamo creato un mondo auto-riferito e senza nessun ascendente sui nostri interlocutori. Abbiamo fidelizzato con tesserine di plastica, database e “offerte personalizzate”. Abbiamo creato community a tavolino, mentre le persone trovavano rifugio nei social network. E quando finalmente li abbiamo stanati, ci siamo fatti belli con il 2.0, ci siamo tuffati dentro Second Life come le volpi nelle favole di Fedro. Ci siamo abbuffati di ambient e guerrilla per intercettare i nostri target laddove questi studiano, lavorano, si divertono, vivono… Abbiamo cioè applicato la vecchia regola dell’interruzione pubblicitaria a tutto ciò che poteva ospitare un messaggio al di fuori della televisione e dei media tradizionali.

Ovviamente gli abbiamo dato un nome e l’abbiamo chiamato marketing non convenzionale. Conviene perché i virali costano poco e non serve pianificarli. Conviene perché un’azione di guerrilla si fa con quattro ragazzine poco vestite per strada e fa parlare la gente. Conviene perché un ambient costa meno di un’affissione, ma genera ‘word of mouth’. Difficile non insospettirsi.

Penso sia vero che questo mestiere è davvero tutto nuovo. Che finalmente dobbiamo cercare qualcosa da dire, prima che pensare a come dirlo. Per le aziende è ancora colpa dei creativi se i messaggi non passano. Per i creativi, ovviamente, la colpa resta del cliente. Ma anche degli account. Della produzione. E, quando assistono a un focus group, quello dietro al vetro è sempre un campione di idioti.

La verità è che rompere le convenzioni è la cosa più difficile del mondo. Possono permetterselo solo quelli che hanno il coraggio di fare a pezzi i vecchi paradigmi. Come chi ha scardinato le regole del commercio elettronico affidandolo a privati che si fidano l’uno dell’altro. Come chi ha pensato che la musica avesse il diritto e il dovere di costare poco per poter essere condivisa. Come chi ha rilanciato una fabbrica di automobili, cominciando a fare automobili prima della réclame. Come chi usa la cultura per parlare di caffé o chi usa le donne vere, appunto, per parlare di bellezza.

E quando questo viene raccontato alla gente, con un’idea, a prescindere dal mezzo. Il messaggio diventa potente, contagia, si diffonde e, se conviene anche economicamente, è solo un incidente, non può essere il presupposto di partenza. Altrimenti è difficile non insospettirsi.

paolo.iabichino(at)gmail.com

mercoledì 28 novembre 2007

dietro babbo natale ci sono i biscotti

Da qualche giorno gira questo video non solo divertente ma soprattutto in grado di veicolare ciò che pensano gli italiani.



Potrei fermarmi qui. Ma mi sono incuriosita, e ho cercato di capire cos'è questo Babbo Natale Fan Club e ho scoperto trattasi di un'operazione virale dell'agenzia milanese cOOkies.

Per adesso è una cosa simpatica... vediamo dove vogliono andare a parare.
Intanto hanno ottenuto di far parlare anche me, che non conto un granché ma si sa, tutto fa brodo!

lunedì 26 novembre 2007

O.T. il mio mito era tank girl

Mi viene girato questo fantastico "pezzo" (non dirò da chi ovviamente) e in un attimo affiorano tanti ricordi.



lo confesso. sono stata punkabbestia (giò perdonami!). ma ci tengo a precisare che ero una punkabbestia di quelle igieniche, insomma, a dispetto del mio look, mi lavavo.
(mi lavo anche oggi, insomma, c'ho sempre tenuto all'igiene personale!)

E in quel periodo di capelli rasati e multicolori (tutto rigorosamente fatto in casa), piercing e primi tatuaggi, catene e cerotti alle dita, smalto nero (ma quello anche oggi) e atti di vestizione che si riducevano a cospargermi di colla e gettarmi nell'armadio per poi vedere cosa ne veniva fuori... dicevo, in quel periodo il mio mito era Tank Girl e non uscivo di casa se prima non le assomigliavo almeno un po': mitologico personaggio del fumetto ideato da Hewlett Jamie e Martin Alan (quelli dei Gorillaz per intenderci), Rebecca è una ragazza del futuro, un futuro in cui il bene più scarso e per questo prezioso è l'acqua. è fidanzata con un canguro geneticamente modificato di nome Booga e guida un carro armato anch'esso "modificato"! Non dico altro, se volete andatevi a comprare i fumetti!

Per chi ha apprezzato il fumetto, imperdibile il film, con un cast mooolto particolare.

buon compleanno mark larry

tanti auguri al frontman degli SKW!

Qui in versione rock star.



Qui in versione sposo novello!

(non c'è l'embed!!! argh)

UPDATE: e qui in versione Oktoberfest! grazie alla Giò per il contributo!



ps: chiunque abbia ulteriori contributi video per festeggiare degnamente il compleanno di Mark Larry, può inviarmelo e verrà pubblicato tempestivamente! ghghghgh

la sveglia del lunedì...

...e non solo!
Dedicato a tutti coloro che hanno un micio.
Grazie a crisi per la chicca!

venerdì 23 novembre 2007

philips roboskin

bellissimo commercial.

preservativi Frenzy



via

torniamo a parlare di loghi



Questo è il nuovo logo del Partito democratico.
Dice Veltroni: "il simbolo richiama il Tricolore ma anche tre grandi tradizioni: il verde del mondo laico e ambientalista, il bianco del cattolicesimo democratico, il rosso della cultura del lavoro”.

Nient'altro?

L'agenzia è INAREA e consiglio di guardare la showreel. Tutti lavori molto importanti, alcuni però sono solo il preludio a questo logo...

L'etichetta per questo logo e in primis per il partito in sé è ovviamente MAPEPPPIACERE.

schermo piccolo, piccolo film

Un po' vecchiotta come campagna, ma mi piace tanto!



mercoledì 21 novembre 2007

un rap per rosy bindy. YO BRO

Attenzione: si sconsiglia la visione di questo video a bambini, donne incinta e pidiessini.
Adesso sedetevi e, se avete appena mangiato, non scordate il secchio.



Fatelo girare.
http://www.youtube.com/watch?v=-k5SYPM3KnU

Via

c'è sempre una via di uscita



eh eh eh

danzando per il mondo

Lui si chiama Matt Harding e grazie alla Stride Gum, un'azienda di chewing gum, da qualche anno gira tutto il mondo e fa questo!
Ora è disponibile un layer su Google Earth che mostra i luoghi visitati da Matt. Se avete Google Earth installato, potete scaricarvi il layer da questo link.



Via

pampers avvisa le mamme

Quando l'idea è valida, puoi declinarla all'infinito.
Ecco il segreto di una comunicazione efficace.
E di un video divertente.

lunedì 19 novembre 2007

comunicazione sociale

la comunicazione sociale è importante, ma se non viene fatta con realismo e praticità rischia di perdere di credibilità, ma soprattutto perde l'occasione buona per parlare di qualcosa di importante.

Sarò cinica e bastarda, ma secondo me le seguenti comunicazioni fanno ridere di questioni su cui invece bisognerebbe riflettere.



commento a caldo: per una canna? e figuriamoci se si faceva di ero!



commento a caldo: ah beh. se gli attori e cantanti più pagati al mondo schioccano le dita per parlarmi di povertà, allora ci credo! con chiusura finale sul più falso e ipocrita dei miliardari: bono! ma per favore!!! uno che chiede 100 euro a concerto!

Volete vedere una comunicazione davvero efficace? Ecco come si fa!



venerdì 16 novembre 2007

trova la differenza

Commercial di Cadbury - Dairy Milk



Commercial (in risposta) di Wonderbra



"two cups full of joy" ...

Soluzione: il gorilla suona meglio.

google va allo stadio



gh gh gh!!!

giovedì 15 novembre 2007

make my logo bigger cream

un bellissimo e divertentissimo modo per sottolineare quanto i clienti non ci capiscano GNente di visual e comunicazione in generale!

Su questo sito trovate un video che, sotto forma di televendita americana (di quelle proprio trash, per capirci) ti vendono:

- un crema che rende il tuo logo più grande
- un eliminatore di spazi bianchi
- una polvere che dà più "power" e "wow" alla tua comunicazione
- una crema per dare più emozioni alla tua comunicazione

e se poi siete degli account ossessionati dall'argomento, qui potete acquistare la t-shirt! si sconsiglia di metterla in riunione.

nuove foto IKA

Aggiunte foto dell'IKA qui!

Credits: LeoFire

mercoledì 14 novembre 2007

i misteri della comicità dei griffin

Ringrazio di cuore, di fegato e pancreas gli amici di 24'7 per questa chicca esagerata!
Per chi ama i griffin come me, imperdibile!

Come hanno già sottolineato loro, spesso si vedono scene nei Griffin troppo strane a cui noi italiani non riusciamo a dare un significato, ma già così ti fanno spisciare.

Come questa:



quando poi scopri da dove trae ispirazione...



ti rendi conto che in America sono veramente strani!! O_o

ahahahahahahaahaha!!!!!!!!!!

martedì 13 novembre 2007

the hub. peter gabriel per i diritti umani

Peter Gabriel ha aperto THE HUB, un sito di raccolta video per raccontare e testimoniare soprusi e violenze da tutto il mondo.
Insomma, dopo il youtube della chiesa e quello del porno, finalmente un youtube sui diritti umani.

decisamente più apprezzabile.

face your pocket project

Svuota la tua borsa, metti tutto su uno scanner insieme alla tua faccia e avrai ottenuto... non ne ho la minima idea, ma il risultato è davvero interessante.




Fonte

oggi ce l'ho con i banner

... e mentre vado a ricontrollare per capire se ho interpretato bene il banner di ebay, perché ancora non mi sembra vero (magari mi sbaglio, ma rimane che la comunicazione a questo punto non è efficace), mi ritrovo questo banner.



e penso "non credo sia nel senso letterale, che possa provare il profumo. magari è un'azione virale come quella di Axe con le mail (ti arriva una mail con l'immagine di un flacone axe, ci clicchi su, spruzza, e dopo poco ti arrivano 10 mail di 10 donne che cercano di rimorchiarti... la racconto perché non trovo più la fonte)"

clicco



ma! non solo mi stai pubblicizzando un servizio che non è più disponibile, ma lo fai anche con 1 refuso, 1 verbo sbagliato e una contraddizione: prima mi dai del tu, poi del lei, ma con un verbo che indica che mi stai dando ancora del tu!!!! ma forse mi sta dicendo di visitare la profumeria di qualcuno... ma di chi?

complimenti.

banner anacronistico e di cattivo gusto

A meno che ebay non pensi realmente che un ermellino abbia bisogno di un cellulare, trovo questo banner davvero di cattivo gusto al giorno d'oggi (con tanto di ermellino se saltella felice all'idea di essere sbattuto di cranio a terra per essere poi scuoiato vivo).
E comunque la comunicazione non mi sembra neanche efficace e immediata.

IKA Interactive Key Award 2007

Ieri, dopo 7 ore di riunione senza mangiare nè bere, sono riuscita a trascinarmi all'IKA, Interactive Key Award, e ne è valsa la pena!

Ormai ufficialmente il premio più importante nazionale dedicato al mondo del web e della comunicazione interattiva, è stato organizzato davvero bene: bella location, ottima scenografia, presentazione impeccabile e tanti ospiti importanti (direbbe un mio ex collega "anche tanta gnocca").

Durante la serata è stato premiato, tanto per cambiare e per l'ennesima volta ;-), il mitico art director (o hard dyrector che dir si voglia...) Loloo per la realizzazione creativa del sito Bacardi B-Live.

Qui sotto una foto sfocatissima del momento della premiazione di Loloo.
Grazie a LeoFire per le foto!





lunedì 12 novembre 2007

vola un'(altra) aquila nel cielo bianco azzurro

Gabriele Sandri, uno di noi, è stato assassinato.

Come altri prima di me hanno detto: NEL CIELO BIANCO AZZURRO BRILLA UNA NUOVA STELLA.
E come dice uno striscione nel video: DA ONORARE, RISPETTARE... E RICORDARE.

questa è per te, Gabbo. Perché solo noi laziali sappiamo cosa si prova a cantare il nostro inno.

giovedì 8 novembre 2007

guinness ... a catena

Bellissimo commercial della Guinness!



Credits: AMV BBDO, London. It's directed by Nicolai Fuglsig at MJZ productions.

Fonte

mercoledì 7 novembre 2007

bug di PES. troppo realismo a volte fa male

Ci eravamo lamentati per l'esclusione del calcio dal video dell'evoluzione dei videogiochi, ma questi tre video compensano alla grande quella lacuna!
Un grazie infinito a Luca Bartoli per queste 3 chicchissime!
I primi due sono video di bug di PES...




... ma questo è una vera puntata di paperissima di PES!!! Sto ancora ridendo!!!

nightmare before xmas e 300

Questa poi non l'ho capita.
Che bisogno c'era di rifare un brano del capolavoro (uno dei tutti) di Tim Burton?
Mi sa che Marilyn Manson non si sia ancora ripreso dalla separazione... o semplicemente non ha più idee. peccato.



Ma sullo stesso blog kamikaze planning ho trovato questo capolavoro!
Per tutti coloro che hanno amato il film 300, 5 minuti spesi bene e soprattutto una relaizzazione divertentissima.

O.T. i mafiosi, che galantuomini

Passatemi questo post, è troppo divertente.
Tra i pizzini sequestrati a seguito dell'arresto dei Lo Piccolo, oltre ad un vademecum del perfetto mafioso, sono stati rinvenuti anche i 10 comandamenti del mafioso devoto.
(testuale)

Primo comandamento: "Non ci si puo' presentare da soli ad un altro amico nostro, se non è un terzo a farlo". ma se è amico nostro, perché mi ci dovrei presentare?

Secondo comandamento: "Non si guardano mogli di amici nostri".

Terzo comandamento: "Non si fanno comparati con gli sbirri". eh?

Quarto comandamento: "Non si frequentano né taverne e né circoli".

Quinto comandamento: "Si è il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a cosa nostra. Anche se ce (testuale ndr) la moglie che sta per partorire". più chiaro di così

Sesto comandamento: "Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti".

Settimo comandamento: "Si ci deve portare rispetto alla moglie".

Ottavo comandamento: "Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità".

Nono comandamento: "Non ci si puo' appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie".

Decimo comandamento: è il piu' articolato e fornisce indicazioni precise sulle affiliazioni, ovvero su "chi non puo' entrare a far parte di cosa nostra". L'organizzazione pone un veto su "chi ha un parente stretto nelle varie forze dell'ordine", su "chi ha tradimenti sentimentali in famiglia", e infine su "chi ha un comportamento pessimo e che non tiene ai valori morali". insomma, divieto di affiliazione a sbirri, cornuti e lapo elkann

Ma la cosa più divertente di tutti è la dichiarazione del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso: "con la cattura del super-boss Salvatore Lo Piccolo, la cupola di Cosa nostra è stata azzerata".

ah. ah. ah. ehm.

ebola industries. alcuni video.

Facendo zapping per blog (si può dire zapping?) ho trovato questo video spettacolare di Ebola industries per il lancio del nuovo packaging del Nescafè.
Grande idea creativa, ottima realizzazione.
Enjoy!



Mentre adesso gira parecchio questo video. Mi piace molto la realizzazione, ma l'idea un po' meno...



questo invece... u signur.

mi illumino di immenSEO

Lui si chiama Fabio Uncinotti e non so proprio come abbiamo fatto senza di lui fino ad ora.
Questa la dedico al mio exguru del SEO matt kazz!
e l'etichetta è ovviamente mapepppiacere



grazie ai mitici marketing routes per questa perla.

IAB Forum. ma dove ho la testa?

I ritmi e gli orari del mio lavoro stanno distruggendo la mia vita sociale.
e ok.
Ormai mi sono rassegnata.
A causa dei ritmi e degli orari del mio lavoro sto cercando una baby sitter per la mia gatta perché è sola tutto il giorno.
e ok.
Lei mi capisce e perdona (lo vedo dalle coccole che mi fa la sera quando rientro distrutta).
Ma che mi abbiano fatto dimenticare lo IAB Forum noooo!
Perché nessuno mi ha avvisato?
Vabbè, almeno c'è la giornata di domani... sperando mi facciano accreditare.

diomio quanto sono geek certe volte...

martedì 6 novembre 2007

axe vs geek

Continua la campagna Axe "get a girlfriend" che ritengo una delle più divertenti in assoluto.
Quest'ultima è s-t-u-p-e-n-d-a.




"tradotte" le due frasi dicono entrambe "if you understand this, get a girlfrind".

Da wikipedia:
linguaggio leet (che è quello della prima immagine):
"Il leet (o anche l33t, 31337 o 1337) è una forma codificata di inglese caratterizzata dall'uso di caratteri non alfabetici al posto delle normali lettere (scelte per la semplice somiglianza nel tratto) o piccoli cambi fonetici.

Il termine ha origine dalla parola "elìte", in inglese di pronuncia simile a "leet", e si riferisce al fatto che chi usa questa forma di scrittura si distingue da chi non ne è capace.

Il leet affonda le sue radici nella sottocultura di Internet, e in particolare in IRC. Qui gli utenti scrivevano messaggi velocemente e senza badare ad errori di battitura (teh al posto di the era uno dei più frequenti). Altre volte l'intenzione era quella di far comprendere certi messaggi solo a certi utenti anche in una stanza pubblica. Il leet nasce anche dall'esigenza di memorizzare password di senso compiuto (quindi facili da ricordare) ma difficilmente riconoscibili.

Inoltre i SysOp delle vecchie BBS effettuavano controlli sui file disponibili per verificare che non vi fosse materiale illegale. Per velocizzare le ricerche, solitamente, non esaminavano file per file bensì effettuavano ricerche sui nomi. Il l33t era un modo valido per rendere il file riconoscibile a chi lo cercasse, mentre sfuggiva alle ricerche dei SysOp."

E scusate se a questo post metto l'etichetta geek. è troppo sua.

fonte

hello kitty vs gremlins

Alla faccia di Hello Kitty che sembra diventato un must per i geek (ma perchééé?) nonché oggetto di extralusso (...) (qui sotto un PC e una memory stick tutti tempestati di pietre swarovski)...





...io preferisco decisamente lo zainetto di Gizmo! Ma che bello è?
E come suggeriscono su geekalerts, magari evitate di indossarlo quando piove! ghghggh



Lo potete acquistare su 80s tees.com alla modica cifra di 24 dollari.

lunedì 5 novembre 2007

gali l'alligatore

non so cosa sia perché non parlo francese, ma sto ridendo da 5 minuti abbondanti.

fight for kisses - wilkinson

Ormai vecchio come il cucco, posto il video "fight for kisses", su segnalazione della mitica elydool!
Purtroppo mi fu segnalato la prima volta durante il mese di pausa del blog (tutti abbiamo bisogno di una vacanza) e non lo postai per tempo.
Meglio tardi che mai.