giovedì 29 gennaio 2009

Her Morning Elegance / Oren Lavie

Un bellissimo video realizzato nel mio adorato stop motion!
grande a mark larry per la segnalazione!

martedì 27 gennaio 2009

sesso vegetariano. peta censurato dalla NBC

chi segue il mio blog sa che non ho un buon rapporto con i vegetariani ma soprattutto con i vegani.

se poi la peta si fa bannare (giustamente) spot come questo... io come faccio a cambiare idea?

L'head è "gli studi provano che i vegetariani fanno sesso migliore".
E per spiegarlo fanno vedere delle tizie assatanate che fanno il minestrone nella jacuzzi e si masturbano con un mazzo di asparagi.

mah.

grazie a giò per la segnalazione!

lunedì 26 gennaio 2009

friendfeed. aggregare i social network

spiegato da francesco caccavella, redattore di html.it

spontex. guanti per la cura delle mani

Una bellissima iniziativa della spontex per promuovere i propri guanti e comunicare il concetto di protezione e cura delle mani.



L'agenzia è la messicana Reskala y Asociados

le coq sportif. ma quanta originalità (!)

Free hug è un fenomeno sociale nato a sidney che si è diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo.
Gente che ti si avvicina in strada e ti abbraccia.
Ognuno poi ha la sua reazione.
L'ideatore di questo "movimento", Juan Mann, lo ha definito "un'emozione fast-food", un modo per regalare un sorriso.
via

Per saperne di più sul free hug.

E cosa fa Le Coq Sportif? (oltre a delle brutte scarpe)



In un rush di originalità, durante un conato di innovazione, mentre si incammina sul sentiero del futuro... COPIA. anzi, mutua.

Per anticipare san valentino (come se noi milioni di single ne sentissimo la necessità) ha organizzato un free hug sponsorizzato a milano, oggi dalle 13 alle 15 (me spias, se leggete adesso ve lo siete perso), a parigi il 27 gennaio e a barcellona il 28.

Il video, che non dovrebbe essere diverso da tutti quelli già presenti su you tube se non per la presenza di un pollo stilizzato, sarà visibile sul sito www.lecoqsportif.com.

venerdì 23 gennaio 2009

giovedì 22 gennaio 2009

sacrifice the whopper sacrifice

L'applicazione per facebook di burger king che tanto mi era piaciuta, ha avuto vita breve.

Poiché i profili che venivano sacrificati ricevevano un messaggio pubblico che li avvertiva dell'eliminazione dalla lista degli amici del golosone di turno, facebook ha chiesto a BK di rivedere l'applicazione al fine di garantire la privacy.

L'azienda ha risposto con un "piuttosto la tolgo". detto fatto.

e ha fatto bene, IMHO. perché la cosa più divertente era proprio quel messaggio, che racchiudeva lo spirito goliardico e sadico dell'applicazione.

la privacy? chepppalle. sei su facebook, mettiti in gioco.

tampax frega madre natura

Un esilarante video virale per tampax realizzato a manchester da leo burnett italia.

Una stravagante donna vestita di verde gira con un pacchetto regalo da consegnare alle donne. ma queste non sembrano molto felici di riceverlo. affatto.
di cosa si tratta?
la donna in verde è madre natura e il regalo non è altro che il ciclo mestruale, accompagnato da frasi come "non è buffo che vengano sempre il sabato sera?" e "buone notizie. non sei incinta".

Il claim finale è "non è il momento di fregare madre natura?"

Divertente e fresco.




è bello vedere che anche in italia, ogni tanto, si fa qualcosa di originale e interessante.

mercoledì 21 gennaio 2009

gli atei hanno perso l'autobus

Apprendo da spotanatomy che la campagna dell'Uaar, di cui si era parlato, non si farà.

La decisione è stata presa da Igp Decaux, concessionaria milanese responsabile degli spazi pubblicitari sugli autobus dell’Amt nel capoluogo ligure, che l'ha giudicata contraria al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria in quanto il messaggio "la cattiva notizia è che dio non esiste. quella buona è che non ne hai bisogno" è stato considerato lesivo del combinato di due punti, gli articoli 10 e 46 del Codice, ossia quelli che riguardano le “Convinzioni morali, civili e religiose e la dignità delle persone” e gli “Appelli al pubblico”.

twin mob

la corrida della creatività ha un nuovo palco

dopo zoopa e creathead, nasce bootb.

altra creatività a basso costo per le aziende.
altri "creativi" che svendono la professione.
non ne sentivamo proprio la necessità.

durex e i palloncini

ho sempre espresso chiaramente la mia poca simpatia per la comunicazione di durex.
la ritengo sempre e comunque volgare, anche se a tanti fa ridere.
questo spot non cambia la mia opinione.



via crazy marketing blog

martedì 20 gennaio 2009

dance mob a liverpool con T_Mobile e altri

Ma quanto mi piacciono i flash mob?!
Dopo il più famoso realizzato nella central station di new york, anche questo è stato realizzato in una stazione ferroviaria e l'agenzia è Saatchi&Saatchi.



update: ecco quello di new york



quello di parigi (3000 persone!)



tokyo



bangkok



edimburgo



stoccolma



londra



up-upload: e anche milano!!!

lunedì 19 gennaio 2009

blog vs flog

FLOG = FAKE + BLOG. insomma, un finto blog che nasconde una brand/un prodotto/et similia.
roba che quando ti scoprono, gli utenti ti massacrano.
roba che un'agenzia seria non propone neanche.
insomma.
roba che non si fa.

Una ragazza con problemi di verbalizzazione e un calciatore frustrato le ultime dal web.

venerdì 16 gennaio 2009

youtube traditore e servo del copyright

Giusto ieri mi è successo di guardare un video musicale su Youtube, e leggere l'avvertenza che la traccia audio non corrispondeva al video, per questioni riguardanti il copyright. Al momento non ci ho fatto molto caso, ma oggi leggo su repubblica.it questo articolo che, in parole povere, spiega che da oggi youtube toglie l'audio ai video sottoposti alla legge sul copyright.

Sotto ai video incriminati compare in maiuscolo una "notifica" con la scritta: "Questo video contiene una traccia audio il cui utilizzo non è stato autorizzato da tutti i detentori del copyright. L'audio è stato disattivato". Il messaggio prosegue poi consigliando gli utenti di leggere attentamente le informazioni sul copyright.

L'alternativa? Invece di eliminare automaticamente i video (come si è fatto finora) YouTube dà agli utenti la possibilità di modificare il video, eliminando la musica soggetta a diritto d'autore e caricare una nuova versione.

Per me è una CAGATA PAZZESCA! e uccide la creatività.

Volete un esempio?

C'è questo genio incompreso che ha preso alcune canzoni dei Disturbed, grandissima band ma i cui testi sono notoriamente incomprensibili anche agli anglofoni, e ha "raccontato" questa incapacità di comprensione attraverso delle immagini. Io sto ancora ridendo.
Che è successo? Che guarda caso la canzone "prayer" non è nella libreria di youtube ed è coperta da copyright. quindi il genio di cui sopra ha dovuto caricare il video con un'altra canzone, chiedendo agli utenti di togliere il volume al pc/mac e sovrapporre (stando ben attenti alla sincronizzazione - aggiungo io) la canzone originale.

Insomma, uno sbattimento allucinante che ti fa passare la voglia di guardarlo, figuriamoci di crearne altri!!!

Qui di seguito il video con la canzone "The Night" e a seguire il video incriminato "Prayer". Almeno godetevi il primo.



SKW Live @ ZOE Club

TUTTI SOTTO IL PALCO!

giovedì 15 gennaio 2009

mercedes spot. when im big

grazie a consuelo per la segnalazione!

carino!

this is where we live


This Is Where We Live from 4th Estate on Vimeo.

adbust. photoshop sui cartelloni pubblicitari

Adbust = forma di street art. gli artisti aggiungono propri elementi alle pubblicità in luoghi pubblici al fine di cambiarne il messaggio.

Ecco un esempio nella metropolitana di Berlino.






via e via

mercoledì 14 gennaio 2009

samsung: millimeters matter

il 7eleven diventa kwik-E-mart

Come notizia è parecchio datata ma ne vale la pena.

Ai tempi che furono, per il lancio del film dei Simpson, la famosa catena 7eleven ha accettato di trasformare alcuni dei propri negozi in kwik-E-mart, il famoso alimentare dove tutta Springfield fa acquisti e dove Abuh, il proprietario, tarocca le date di scadenza sui cartoni del latte.

All'interno era possibile acquistare gli stessi prodotti del cartone animato, come i cereali KrustyO’s e la Buzz Cola.

Nota: ho trovato questa notizia sul blog di un collega ogilvyiano cinese. mi ha fatto molta tenerezza leggere "spero che il film passi la censura così potrò acquistare la buzz cola"...

hoodies. nike e la cultural tension

per la serie: non si finisce mai di imparare

Hoodies è il termine utilizzato per indicare quelle che da noi chiamiamo semplicemente felpe col cappuccio, ma che nei paesi anglosassoni ha un'accezione molto negativa, in quanto sta ad indicare quei ragazzi che le indossano per coprirsi il volto dalle telecamere di sicurezza e commettere crimini nei centri commerciali e nei negozi.

Per capire quanto sia forte questa cultural tension, leggete qui.

E cosa fa Nike? Per cambiare questa percezione, racconta una storia:
hoody off VS hoody on, ovvero ciò che sei per gli altri VS il proprio mondo interiore.
Nike cerca di creare un nuovo punto di vista, di invertire la tendenza...



... Funzionerà?

burger king su facebook. whopper sacrifice

Non è facile per un'azienda entrare in facebook, si sa. si rischia di risultare fastidiosi, antipatici e subdoli, e non c'è niente di peggio di una cattiva percezione/reputazione per una marca, quasi (o molto) più importante, oggi, del volume di vendite.

ma burger king ci riesce e in modo divertente e intelligente.

ti piacciono i tuoi amici, ma ami il whopper.

con questa frase BK invita la gente a sacrificare 10 amici su facebook per ricevere un coupon per un whopper gratis!

partendo dall'assunto che la maggior parte degli utenti (se non tutti) di faccialibro hanno una marea di amici e che tanti non si conoscono neanche, ma li si accetta solo per far numero, BK non chiede un grande "sacrificio" all'utente ma, anzi, regala il coupon a fronte di una divertente e sadica selezione! geniale!

e funziona! basta vedere i numeri: più di 230.000 amici sacrificati... e aumentano ogni minuto.

attenzione: è valido solo negli USA!

martedì 13 gennaio 2009

red bull by carlos lascano

deleye.com. ancora mutande e uomini

uahuauhauhauhauhau!!!!



Advertising Agency: DDB, Brussels, Belgium
Creative Director: Peter Aerts
Creation: Geert De Rocker, Tom Berth
Account: Francis Lippens
Photographer: Kris Van Beek
Retouching: Dominique Piccinato
Mediaplanning: Yolande Somville
Art Buying: Gisèle Kuperman

n.b.: credo si tratti di un sito che vende abbigliamento di diverse marche online. non c'è la versione inglese.

city of hope. non coprire le ingiustizie

Un approccio davvero intelligente e toccante per un problema vecchio come il mondo e schifoso come pochi. la violenza sulle donne.

City of Hope ha distribuito nei centri commerciali delle confezioni di make up, con i consigli di applicazione.
Dal lilla per le bruciature di sigarette al verde acqua per i pugni in faccia, dal verde oliva se presa a calci nello stomaco al grigio se colpita con la cinta. un colore per ogni occasione.

Il claim è "non coprire le ingiustizie. Parla. 050 ...."



Advertising Agency: JWT, Dubai, UAE
Creative Director: Chafic Haddad
Copywriters: DV Hari Krishna, Doug Mackay, Rami Abu Ghazeleh
Art Directors: Kedar Damle, Arnoldfelix Fabella, Tarek Samaan
Other additional credits: Rawida Saade

heineken. isteria al maschile

grazie a whatech per l'embed!

sony al cioccolato

marò, però a me quello non sembra proprio cioccolato...
credo che in alcune agenzie manchi un po' di sano cinismo.



Client: Sony
Director: Tronic
Animation: Tronic
Editorial Company: Tronic
Music: Nylon

via

la mini in trappola in aeroporto a madrid



che invidia.

via

lunedì 12 gennaio 2009

l'ateismo prende l'autobus

Leggo su repubblica.it che, dopo londra, anche l'italia sarà palcoscenico di una campagna a favore dell'ateismo, e che il media utilizzato sarà l'autobus.

Lo slogan che comparirà sulla fiancata sarà "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno".

A partire dal 4 febbraio per le strade di genova, la campagna è promossa dall'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar).

Ma vediamo all'estero cosa è successo.

A londra tutto liscio e lo slogan è "Probabilmente dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita"



In spagna - da oggi a barcellona, poi forse a madrid, valencia, saragozza, siviglia e bilbao - lo slogan è stato tradotto letteralmente da quello inglese.

In america, a washington, è "Why believe in a god? Just be good for goodness' sake" che repubblica.it traduce come "Perché credere in dio? Sii buono per amore della bontà", ma l'espressione in realtà si traduce come "per l'amor di dio". bel gioco di parole.

Infine, in australia lo slogan creato suona come "gli atei dormono la domenica mattina" ma la campagna è stata bloccata ancora prima di uscire.

per concludere, riporto fedelmente dal sito la questione sollevata da un'associazione cattolica inglese che, pensando semplicemente di aver avuto un'idea geniale, l'ha sparata talmente grossa che gli si è ritorta contro in modo quasi da ridere (almeno mio nonno ne riderà di sicuro!).

Intanto Christian Voice, un'associazione cristiana, ha fatto pervenire una protesta ufficiale alla Advertising Standards Authority (Asa), sostenendo che la campagna viola le leggi sulla veridicità degli slogan perché il messaggio viene "presentato come un dato di fatto e ciò significa che, per non trasgredire le regole, dev'essere provato". L'associazione degli umanisti britannici non si è lasciata intimidire dalla lamentela e la sua direttrice, Hanne Stinson, ha dichiarato: "Mi dispiacerebbe per l'Asa, se venisse richiesto all'autorità di pronunciarsi sull'esistenza di Dio. Se comunque decidessero di aprire un'inchiesta, siamo disposti a collaborare".

preservativi trust. lo spot.

buahuahahahahah!

il buongiorno si vede dal mattino (jbs)

... da leggersi anche come "l'idea che un blogger si è fatto dell'anno che è appena iniziato, si vede dal primo post".

e nel massimo dell'ottimismo, circondata da amici, conoscenti, sconosciuti e esseri inutili e fastidiosi che perdono il lavoro in varie modalità, decido di inaugurare il 2009 con una campagna sulle mutande.

A prima vista può sembrare solo un atto di tetro pessimismo in quanto potrebbe rappresentare un po' la fine che faremo tutti, ma, in realtà, la sottile intelligenza, l'audacia e il pensiero nuovo di questa campagna nascondono un sano ottimismo per il futuro.

il claim dice "gli uomini non vogliono vedere uomini nudi"