mercoledì 30 giugno 2010

Bosch VitaFresh. torna il sottovuoto ma.

avevo già affrontato la questione vaschetta per il cibo, con tutte le polemiche e le strette di mano che ne sono scaturite.

questa volta si torna a parlare di vaschette per la carne, ma l'idea è forte, divertente e ottimamente realizzata.

per raccontare che Bosch VitaFresh mantiene la carne fresca molto più a lungo, vaschette di carne preistorica sono state posizionate nei supermercati. non voglio spoilerare, guardate il video. davvero un ottimo lavoro!

nike write the future. chi parlò si pentì...

... chi tacque non mai".
dice sempre mia nonna.

e mi sa che la nike non l'ha mai sentito dire o, per lo meno, adesso dovrà ammettere di non avere lo stesso effetto portafortuna delle iene.

mi ero ripromessa di non postare lo spot meraviglioso della nike write the future. perché è già ovunque. perché non c'è nulla da aggiungere alla realizzazione perfetta dello spot. voci contradditorie sul concept (si dice sia poco educativo) ma che a me piace.



ma poi leggo lo status del mio amico fede su facebook del 27 giugno e adesso ho un buon motivo per postare il video.

cito testualmente:

"i giocatori della Nike:
Drogba, a casa fracassato
Cannavaro, mondiale inguardabile, a casa con vergogna
Riberì, nessun gol, un punto in 3 partite
Rooney, che probabilmente finirà in una roulotte come lo spot suggeriva
...Ronaldinho, nemmeno convocato
Cristiano Ronaldo, solo un gol nella partita fino ad ora più inutile di tutto il torneo...
non è che essere protagonisti dello spot Nike porta una sfiga della madonna?
"

update: ho appena trovato questo articolo su uno dei miei blog preferiti

freedent contro l'alitosi

devo dire che oltre alle mestruazioni anche l'alitosi dà belle soddisfazioni in pubblicità.

basti pensare al tormentone nostrano del "io ce l'ho profumato..."

questo invece è un lavoro dei cugini di CLM BBDO / Boulogne Billancourt.



mercoledì 23 giugno 2010

banner ignorante o ingannevole?



quello mostrato nel banner è il test di ishihara per scoprire se una persona è daltonica e non ha nulla a che fare con l'intelligenza.

vergogna.

enel e il green wall a milano

volevo scriverlo ieri. ma non ero proprio convinta. oggi leggo la notizia su un altro sito... questa volta scrivo. ma ancora non sono convinta.

enel ha installato 4 pannelli/interuttori su un muro "verde" in corso di porta ticinese per la campagna delle 4 taglie.

si tratta del "primo giardino verticale alimentato dall’energia del sole. Comprende un impianto fotovoltaico, realizzato da Enel GreenPower, che dalla sua installazione a oggi produce sufficiente elettricità rinnovabile e a zero emissioni per alimentare l’illuminazione e il sistema di irrigazione del Muro Verde."



sì ok, bella l'idea che enel "sponsorizzi" una parete green...
ma lo fa piazzandoci in mezzo quei 4 pannelli... non so.
per quanto sia alimentato a energia solare...
a me sembra proprio esteticamente brutto.

apprezzo l'idea, ma la realizzazione non mi convince per niente...

Il progetto di arredo urbano Muro Verde è un’idea di Enel/Temprano.
Credits:
agenzia Saatchi & Saatchi
art director Maurizio Minerva
copywriter Eliana Frosali
direzione creativa Agostino Toscana e Alessandro Orlandi

martedì 22 giugno 2010

un fondotinta contro la violenza sulle donne

l'idea di partenza è tanto semplice quanto efficace.
si sa, le donne che subiscono violenza, utilizzano il fondotinta per coprire i segni lasciati sul volto.

per comunicare con queste donne e sensibilizzare le altre, l'agenzia ACW Grey di tel Aviv ha realizzato questa iniziativa



peccato che già nel 2005, la Y&R di Francoforte aveva fatto qualcosa di simile. anzi, di meglio.

come ho spiegato a quei pochi fortunelli che hanno seguito la mia lezione sull'utilizzo dei 5 sensi nel marketing non convenzionale, aprire il fondotinta e vedersi "riflessi" nello specchio come fossimo noi la donna piena di lividi, mette in funzione il nostro neurone specchio, che ci permette di immedesimarci e provare empatia. decisamente più efficace di un semplice messaggio testuale.



ACW Grey FAIL!

bavaria. il calcio piace anche alle donne

con i mondiali in corso tutte le brand tifano italia. con i mondiali in corso le brand che si scatenano di più nella comunicazione sono quelle della birra. perché si sa, che partita è senza la birra?

ma mentre la maggior parte delle marche di birra rimane legata allo stereotipo del ragazzo/uomo che beve in compagnia degli amici perché spiegare a una donna il fuorigioco è più difficile che spiegare la fisica quantistica a un neonato... Bavaria sdogana questo preconcetto e non si lascia sfuggire quello che in realtà è un target decisivo, visto che alla fine sono le donne che vengono mandate al supermercato a comprare la birra. e comunque anche noi femminucce beviamo birra. sorpresa!

Così, addio binomio birra-donne come perfezione nell'immaginario maschile e benvenuto realismo: anche le donne tifano!

Bavaria lancia un'iniziativa in store tutta al femminile: acquistando una confezione di birra Bavaria, oltre a ricevere un instant win per vincere il "solito" viaggio in Sud Africa e gli immancabili palloni, in palio ci sono anche dei vestiti con il tricolore per le supporter dal cuore azzurro.

Da sottolineare poi che l'iniziativa si svolge in calabria e sicilia.

bravi.

mercoledì 16 giugno 2010

armando testa per kerakoll

Kerakoll è l'azienda leader mondiale nel campo del GreenBuilding, che progetta e realizza soluzioni costruttive innovative rispettose dell’ambiente.

Per raccontare che “È insieme alla natura che si costruisce il futuro”, armando testa ha scelto questa soluzione creativa che mi piace davvero molto. La comunicazione mostra un casco da lavoro su cui, di volta in volta, ci sono delle orecchie di un orso, di un coniglio, di una giraffa o le corna di un cervo.




Intelligente, pulita, diretta e che fa sorridere. stanis direbbe "molto poco italiana".

bravi. bravi. bravi.

Credits:
art director: Francesca Montrucchio
copywriter: Federica Saraniti Lana
vice direzione creativa: Luca Cortesini e Lorenzo Crespi
direzione creativa: Antonio Cirenza e Marco Calaprice.
Gli scatti fotografici sono stati realizzati da Fulvio Bonavia.

giovedì 10 giugno 2010

noi2 sheba e cesar. noi2 refusi.

continua la mia battaglia contro i refusi.

questa volta tocca a Cesar e Sheba che si presentano come Noi2 e con 2 refusi. per coerenza credo.

dolori mestruali. che ridere.

prodotti che stanno dando grandi soddisfazioni in termini di creatività, sono i rimedi farmaceutici contro i dolori mestruali e in generale gli scompensi ormonali a cui le donne sono soggette in quei giorni e di cui gli uomini sono vittime.

l'argomento è in fondo divertente. dal punto di vista maschile, magari meno da quello femminile. ma come donna, quando vedo spot o campagne che ingigantiscono (di quanto poi?) gli effetti delle mestruazioni sulle donne e raccontano come si sentono gli uomini, mi sbellico dalle risate :D





“Get her back. Kitadol Menstrual Period.”

Advertising Agency: Prolam Y&R, Santiago, Chile
Executive Creative Director: Tony Sarroca
Creative Director: Francisco Cavada
Art Director: Jorge Muñoz
Copywriter: Fabrizio Baracco, Cristian Martinez
Account manager: Francisco Cardemil

questa è un po' più vecchia, per panadol, ma sempre in linea.



Advertising Agency: Ogilvy & Mather, Singapore
Executive Creative Director: Todd McCracken
Creative Group Head / Art Director: Ashidiq Ghazali
Photographer: Groovy Studio
Retoucher: Procolor
Creative Group Head / Copywriter: Troy Lim

a parte il mio divertimento personale, è interessante vedere come questo tipo di comunicazione non si concentri sulle caratteristiche del prodotto nè si rivolga al target principale, mostrando magari donne stravolte dai dolori, abbracciate a borse dell'acqua calda o sclerate, dicendo "queste compresse vi faranno passare dolori e svarioni ormonali".
questa comunicazione si rivolge agli uomini e prende in giro le donne.

ma il messaggio arriva. e anche in modo molto efficace.

abbiamo anche un esempio in italia ed è lo spot per buscofen realizzato da red cell roma. da sottolineare che il copywriter è una donna. chapeau.



credits:
Cliente Boehringer Ingelheim
Prodotto Buscofen
Agenzia Red Cell - sede di Roma
Art Director Daniele Bufalini
Copywriter Imma Perna
Account Cinzia Cecconi
Casa di Produzione Les Enfants
Regia Enrico Trippa
On air dal 22 marzo 2009

durex app per iphone.

un'app per iphone che, riesumando le meccaniche del tamagotchi, fa provare l'"ebbrezza" di essere genitore.
per chi? ovviamente per durex!



si potrebbe fare del facile moralismo, dicendo che l'esperienza della paternità/maternità è qualcosa di molto più emozionante e profondo e che questa app la svilisce o che, oltre al rischio di gravidanza, il preservativo ti protegge dalle malattie, ma la verità è che questa app è perfettamente coerente con la comunicazione di durex: divertente e memorabile.

billboard magazine. what are you made of?

iniziativa interessante, all'insegna del puro entertainment, per la rivista billboard.

Billboard Magazine video instalation from Marcos Kotlhar on Vimeo.



l'agenzia è AlmapBBDO Brasil

via

mercoledì 9 giugno 2010

germanwings. comunicazione classica.

oggi le compagnie aeree comunicano molto e nei modi più differenti, puntando, a seconda della loro identità e del loro target, su voli low cost e offerte imperdibili, prime classi superlusso e servizi esclusivi, ma anche sull'ironia e la provocazione (vedi ryanair).

germanwings, compagnia chiaramente tedesca, invece ha preferito rimanere fedele al vecchio ma sempre valido principio del tira più un pelo di figa che un carro di buoi e ha scelto di comunicare così.





ma se trovo una hostess cessa a bordo posso denunciarli per pubblicità ingannevole?

venerdì 4 giugno 2010

restyling del sito almo nature by oliviero toscani

è online il nuovo sito di almo nature, azienda che produce cibo per cani e gatti.



Almo diventa almore... e ci sono 6 persone nude in home page.

scusate la brutalita. ma che c'azzecca???
perché mi devo ritrovare 3 patate e 3 bigoli su un sito di cibo per animali?

provo a indovinare: perché è oliviero toscani. e se non c'è del pelo pubico non ci piace.

giovedì 3 giugno 2010

mc donald's. da oggi anche i gay sono i benvenuti.

mc donald's crea uno spot in francia dove mostra un ragazzo che, mentre il padre ignaro delle sue tendenze omosessuali sta facendo la fila alla cassa, chiama di nascosto il fidanzato per dirgli che non vede l'ora di rivederlo.
il padre torna al tavolo vantandosi delle sue conquiste etero in gioventù e si rammarica che il figlio sia in una classe di soli ragazzi, altrimenti chissà quante ragazze avrebbe rimorchiato finora.
il figlio gli sorride sorniore, per la serie "seee seee. sapessi!".

lo spot chiude con "come as you are".

nulla da aggiungere ai commenti dei 2 giornalisti. e ribadisco il "that commercial made me sad".



brutto scivolone.

mercoledì 2 giugno 2010

5 per mille. un'associazione vale un'altra.

quando si tratta di comunicazione.

PERCHE'.

è vero che comunicare per un'associazione è davvero difficile.

e che comunicare il 5 per mille a favore di un'associazione è ancora più difficile.

MA.

è anche vero che per un'associazione che chiede il 5 per mille sembra che distinguersi dalle altre sia impensabile.

e ancor di più che, per chi vuole donare il proprio 5 per mille a un'associazione e distinguerle in base alla loro comunicazione, è quasi impossibile.

ALMENO.

finché tutte (o quasi) le associazioni chiederanno alle persone di donare il proprio 5 per mille così.

chevrolet spark. mastro appaninato. una scelta.

un mio amico mi ha chiesto su facebook di insultare il nuovo spot della chevrolet spark.



ma raramente insulto uno spot o una campagna, al massimo la critico argomentando, più che altro la analizzo.

e questo spot è un'ottima occasione per sollevare la questione della SCELTA che un'azienda, assieme all'agenzia, decide di fare.

Quando si pensa e si realizza uno spot, le scelte sono fondamentalmente 2:
(ma accetto correzioni e critiche a questo mio pensiero)

1. parlo del prodotto e/o della brand
2. creo una storia, per lo più divertente, che rimanga in testa (necessaria in questo caso anche una pianificazione media a martello) e chiudo col nome del prodotto e/o della brand

Il rischio, purtroppo non molto remoto, è che se si sceglie la seconda strada, spesso la storiella o gag o come volete chiamarla, rimarrà ben impressa nella mente della gente, magari entrerà perfino a far parte del parlato quotidiano, MA non si riuscirà a collegare quel (ormai divenuto) tormentone con il prodotto e/o la brand pubblicizzati.

A MENO CHE nel tormentone non ci sia il nome del prodotto e/o della brand.

un esempio.
chi, qualche anno fa, non ha salutato almeno una volta con un "buonaseeeeeeera"?
ma il prodotto? chi lo ricorda?



un esempio invece di tormentone riuscito (nel senso di memorabilità della brand) è sicuramente il celeberrimo "nuovo? no, lavato con perlana".



ma quelli erano altri tempi, quando a fare questo mestiere erano dei veri professionisti.

ps: qualcuno sa qual è l'agenzia dello spot della spark?