martedì 27 ottobre 2009

red bull Soap Box Race. mi ricorda qualcosa.

e non va bene.

Red bull, per promuovere la Soap Box Race di Gerusalemme, ha realizzato questo ambient.




ma a me vengono subito in mente questi altri ambient.




ahi ahi ahi.

heineken. are you still with us? milan - real

un po' in ritardo...

In occasione della partita di champions league milan - real, Heineken ha organizzato un'operazione davvero interessante.
Obbligato dal proprio capo o dalla fidanzata acidella, un numero consistente di milanisti è stato costretto a rinunciare alla partita per assistere a un concerto superbarboso di musica classica. Ma...




Forte di un posizionamento efficace, divertente e declinabile in mille modi intelligenti, questa operazione rimarrà a lungo nella memoria di chi fa questo mestiere. Ma gli altri?
E sento che presto inizieranno a spuntare anche delle scopiazzature.

lunedì 26 ottobre 2009

bausch & lomb. irrita. ma che piacere.

Tutte le aziende, escluse forse solo Amplifon e Kukident, cercano disperatamente di "prendere" o, peggio, "penetrare" quello che è ormai, ufficialmente, il target più difficile in assoluto da "conquistare" (dico io): i ggggiovani.
Soprattutto perché i gggiovani d'oggi di fare da target non ne hanno proprio voglia. E allora che si fa?

Alcune aziende, vecchi dinosauri pieni di artite che impedisce loro di muoversi da una comunicazione fatta di "Lei" e coupon, indossano un paio di All Star e ti urlano in faccia "Kompra le mie Kose bella lì". FAILED!

Altre aziende, poche, pochissime, prendono finalmente consapevolezza che 'sti gggiovani in fondo non sono poi così ignoranti e che magari hanno anche un senso dell'umorismo nascosto da qualche parte sotto quei ciuffi lunghi e gellati. Queste stesse aziende poi, decidono addirittura di affidarsi a un'agenzia, nel senso proprio di "dare fiducia".
Il risultato?
Questa campagna della Bausch & Lomb.
Un esempio di questa evoluzione della specie, che non sarà la cosa più azzardata dello scenario odierno, ma che, vista la tristezza infinita dell'attuale comunicazione nostrana, è solo che da elogiare.



Lascio la descrizione della case history a spot and web:

"Bausch & Lomb torna a comunicare con SofLens daily disposable. Si tratta di una campagna per un prodotto con un target giovane e giovanissimo. Una comunicazione basata su titoli che irritano chi li legge, ma solo per comunicare con ironia che le lenti non irritano gli occhi. I messaggi sono calibrati a seconda del target e dei diversi media, che vanno dalla stampa
(free press quotidiana, settimanale, mensile) alla radio, dall’affissione (anche in metropolitana) alle cartoline. Sul Web, un sito dedicato e una campagna web adv. Affissioni e promocard sono resi ancora più irritanti perché posizionati in università, metropolitana, locali. Anche in questa occasione un ruolo importante riveste l’on-line: accanto alla campagna adv, con banner su portali e siti fashion&style ma anche sport, attività di e-mailing profilato, window live messenger e keyword advertising
su google. E’ stato inoltre creato nonirritarti.it, sito esterno al sito ufficiale Bausch & Lomb, con l’Irritometro, le cartoline “Irrita chi vuoi” e la collection Most Irritating Things”, il tutto condivisibile in Facebook."

Credits: Draftfcb Italia
Direzione creativa di Roberta Sollazzi
Art Director Anna Cairanti e Fabio Mazzucchelli
Copywriter Gianluca Belmonte

bravi!

mercoledì 21 ottobre 2009

seat - oh brother

Una pubblicità di 2 minuti e 20 secondi?
No, 2 minuti e 20 secondi di storytelling fatto dadddio.



Agency: Atletico International, Spain
Creative Directors: Pepe Colomer, Josep Maria Basora
Art Director: Paolo Furlan
Copywriter: Lydia Beltri
Film Director: Sebastién Grousset
Production House: The Gang
Executive Producer: Matt Grousset
Agency Producer: Roger Lairisa
Special Effects: 4d
Music: Bso Barcelona
Post Production House: Infinia

via

E quindi? speranza o illusione?

Ci ho provato.
Mi sono illusa di riuscire a distaccarmi emotivamente da quello che è il mio lavoro, ma che ancor prima è la mia passione.
E ho fallito.

Ma cosa succede quando il lavoro che hai scelto per passione, uccide lentamente la passione stessa?
Succede che in realtà la passione non muore così, da un giorno all’altro.
O magari proprio mai.
E così mi accorgo di essermi illusa, e ciò che ho fatto è stato solo cambiare atteggiamento. E piattaforma.

Non ho più postato sul mio cucciolo di blog, ma ho comunque continuato a cercare, scrutare, giudicare e salvare.
E a volte a condividere su Facebook.

E quindi?
Mi arrendo.
Non posso farne a meno.
Ma questo non vuol dire che le cose vadano meglio.
O che ci sia speranza per il futuro.
Anzi.

Schiacciati tra account con il cronometro in mano e clienti che si divertono un sacco a fare i direttori creativi, noi ironicamente-ultimo-anello-della-catena-alimentare-dell’agenzia soccombiamo. E, persa ogni speranza, ci abbandoniamo alla frustrazione e mutiamo in pentole di fagioli in area coffee.

Soprattutto perché qui non vale il detto “mal comune mezzo gaudio”. Perché onestamente, per quanto sta benedetta crisi (solo economica?) sia mondiale, gli unici che sembrano aver perso ogni speranza (o voglia?) di fare “belle cose” siamo noi italiani, che portiamo a casa la pagnotta quotidiana producendo orrori prezzolati sotto dettatura del cliente (vedi tra gli ultimi, l'iniziativa dei baci perugina rovinata dalla presenza stucchevole di moccia, la pubblicità di calzedonia con sorelle d'italia, il diario online delle mamme di plasmon e così via via via).

Mentre all’estero vanno avanti, anzi avOnti, e fanno cose così.

Pepsi ha creato un’applicazione per l’Iphone che aiuta gli sfigati a rimorchiare le donne. Divise in 24 esilaranti categorie, per ogni donna Pepsi ti suggerisce cosa dire, dove portarla, ecc. Tutto in maniera molto ironica e, soprattutto, intelligente. Oltre che graficamente molto piacevole. (Ebbene sì, l’ho scaricata, è una figata!).
Il risultato?
Le femministe sono scese in piazza per protesta.
Il vero risultato?
Noi lo chiamiamo BUZZ. E lo inseguiamo come il Santo Graal.



E quindi?

Speranza o illusione?