giovedì 27 maggio 2010

movi&co: le mille e una faccia dell'advertising. ma.

ieri mi sono buttata giù dal letto a un orario per me improponibile e mi sono recata al workshop organizzato da movi&co dal titolo "le mille e una faccia dell'advertising". era la seconda volta. forse ci sarà una terza. forse.
non so... è che i personaggi ci sono, gli argomenti pure. il titolone anche.
ma.

non c'era entusiasmo sul palco, nessun personaggio carismatico, un professionista del settore, che ti cattura e ti spiega davvero tutto. eh già. perché queste persone dicono. si raccontano. fanno la ruota di pavone.
ma.

si tengono per sé la verità.
ma.

è anche colpa della platea: giornalisti/banda del panino che russano (giuro quello dietro di me dormiva) e ragazzetti appena usciti dalle scuole. e io.
effettivamente la voglia passerebbe anche a me di raccontare le mille e una faccia dell'advertising.

e poi... loro. i clienti.
che si vantano della creatività della loro comunicazione senza neanche citare l'agenzia pubblicitaria a cui si sono affidati (o meglio, a cui dicono cosa fare) di fronte a una platea di giovani che ignorano il mostro che si trovano davanti e i giornalisti che giustamente se ne fottono della mutazione genetica che questi individui stanno volontariamente, e direi anche con un certo piacere lascivo, subendo.

ed eccoli signore e signori: i clienti creativi!

per chi come me ha deciso di abbandonare il mestiere è stata davvero una mattinata rassicurante.

senza nulla togliere a movi&co che sta facendo un lavoro davvero apprezzabile, soprattutto al giorno d'oggi.
mentre agenzie di tutte le fogge schiavizzano ragazzini facendoli crescere storti come bonsai perché non gli si insegna nulla (dio non voglia che un giorno questi neolaureati brufolosi diventino bravi e rendano palese l'inutilità di certi direttori creativi e general manager!), movi&co dà una reale possibilità a questi ragazzi di buona volontà e talento. e la prova è lo spot per ramazzotti che ha vinto l'edizione 2008 e che è stato prodotto e distribuito. e guarda caso, il cliente ha solo chiesto di aggiungere la bottiglia. ovvero, ha fatto il cliente. e non il creativo.

non farò nomi. se volete leggerli andate sul sito o su una delle tante riviste di settore online che ne parlano.
l'ultima volta ho ricevuto una minaccia di querela.

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