mercoledì 6 ottobre 2010

brand2live. le nuove frontiere del recruitment.

e dello sfruttamento.

Se cerchi lavoro mandi un cv.
se fai grafica invii anche il tuo portfolio.
lascia stare.
nel 90% dei casi finiranno direttamente nel cestino del desktop della segretaria, perché tanto il capo andrà in giro per le scrivanie chiedendo "conosci un *inserire il primo ruolo che vi viene in mente*?", mettendosi così sul libro paga una persona di cui non conosciamo le capacità professionali, ma siamo almeno sicuri che farà comunella in area coffee con chi l'ha raccomandata, mantenendo così un clima piacevole in agenzia.

poi se vuoi fare tante views su youtube, fai così.
ma non garantiamo un lavoro.

e poi.
e poi.
e poi questa.


l'agenzia Brand2Live.
pubblica su lavoricreativi un annuncio di lavoro, che chiamare tale non si può davvero, in cui mette letteralmente in gara i candidati per la posizione di web designer junior, per la realizzazione... del proprio sito!

*respira*

dunque:

1) chi lavora in agenzia sa che tutti i lavori che riguardano l'agenzia stessa slittano inesorabilmente, sempre posticipati o messi da parte a favore dei lavori per i clienti. ovvio. quelli pagano.
il creativo che si ritrova tra le mani, ad esempio e non a caso, l'arduo compito di rifare il sito dell'agenzia sa che la cosa si protrarrà nei secoli.
e allora: quale soluzione migliore se non farlo fare a un freelance?
problema: sì, ma chi lo paga?
deve essere a questo punto che qualcuno ha avuto l'idea di questo annuncio...

2) ah però guarda! danno un rimborso spese a chi vince la gara!
ma non dovevano dargli un lavoro? e il rimborso spese magari lo dai agli altri che hanno partecipato alla tua "autorevole" gara, no?

vergogna. vergogna. vergogna.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Purtroppo la nuda e cruda verità di una generazione spesso molto talentuosa che viene "massacrata" dalla grande invenzione di fine ventesimo secolo: lo stage. Questi poi hanno superato ogni limite e sai una cosa... io sono convinto che si presenteranno comunque in tanti. Questo il nostro problema: siamo tanto in difficoltà da essere disposti ad accettare tutto. Le aziende lo sanno e fanno il bello e il cattivo tempo e noi... sempre morti di fame...
Complimenti.

Paolo

palladipelo ha detto...

ho vissuto anch'io lo struggle degli stage, dei primi lavori pagati a noccioline e delle raccomandazioni che "colpiscono" sempre chi ne ha bisogno perché altro non ha da offrire.

ho scritto questo post nella speranza che almeno uno di quei giovani creativi che pensa di partecipare, apra gli occhi su questo annuncio e in generale sulla situazione disastrata del nostro settore.

sono sicura che si presenteranno in tanti, perché la passione per questo lavoro ti fa fare di tutto. ma spero davvero che questo schifo non si ripeta più e che quei ragazzi trovino presto un'agenzia seria in cui crescere.