giovedì 2 agosto 2007

second life reputation management

Dopo tanto parlar bene perché andava di moda, da un po' di tempo i giornalisti stanno letteralmente massacrando Second Life... perché va di moda.

Mi affido alle parole di Leeander, un professionista del settore che stimo moltissimo e che credo abbia centrato perfettamente la questione.

Qui sotto alcuni estratti del suo intervento, mentre il post completo lo trovate QUI

La fuga di alcune importanti aziende statunitensi da SL è figlia di un approccio commerciale, fatto da qualcuno che ha mirato male sia approccio che ROI. Banalmente, posti dinanzi ad un nuovo mondo, le aziende anziché esplorare, studiare, sperimentare, hanno preferito vestirsi da conquistadores della domenica e tentare di asservire SL a business già noti e non necessariamente adatti al modello SL. (...)

Chi parla di numeri deludenti per SL ha in parte ragione, ma -se di numeri si parla- si possono dire anche “n” altre cose. Gli otto milioni di utenti SL manifestano circa 40mila utenti contemporanei. Facendo un paragone azzardato potremmo dire che, degli 8milioni di utenti Skype che vediamo al login, solo qualche centinaio di migliaia usa contemporaneamente il sistema. Ebbene, io credo che tra le attuali decine di migliaia di utenti contemporanei e le centinaia di migliaia di Skype, c’è quello che definisco lo spazio di crescita possibile per SL. Inoltre, il fenomeno dei mondi virtuali non si limita a SL, e -per vedere bene i numeri di questa opportunità- bisogna fare i conti con una crescente coda lunga dei mondi virtuali. Non mi stupirei se la somma numerica degli utenti dei mondi virtuali -in dieci anni- raggiungesse numeri equivalenti persino all’attuale Google. Per informazioni, rivolgersi a chi oggi fa gaming online. (...)

Un’altra valutazione sul valore e sul momento che i giornali stanno creando attorno a SL è -ancora una volta- simile alla prima delusione post web (2000/2001) quando ai vari fallimenti della new-economy da vetrina-web subentrò un uso della Rete più come intranet e strumento aziendale. Non mi stupirei di vedere accadere un fenomeno simile anche per SL e altri mondi virtuali, anche perché questi strumenti hanno dimostrato enorme efficacia come tools di collaborazione. Una efficacia mai registrata prima sul web.

D’altro canto, semplicemente leggendo il manuale, si sarebbe potuto comprendere come neanche gli stessi creatori di SL parlano di ritorno economico dall’ecommerce. Almeno nel breve periodo.


Sull'argomeno giornalisti:

Ma il difetto d’origine di chi straparla di SL non è soltanto nella incompetenza tecnica e mediatica, quanto -anche- nella ipocrisia del bigotto. (...)
Il colmo è che questo clima vessatorio non nasce da una volontà di vera censura -almeno si potrebbe discutere di idee importanti- quanto da una superficiale, bieca esigenza di scrivere un pezzullo stupido di costume, ancor di piu’ se c’è da pubblicare durante l’estate. Per questa gente di basso profilo ho coniato una espressione: DISTRUTTORI DI OPPORTUNITA’.
(...)



A seguire un video molto interessante per raccontare il mio punto di vista sul momento mediatico negativo di SL.(cit.) Sono 20 minuti, ma ne vale davvero la pena per capire cosa sta succedendo.

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