mercoledì 14 marzo 2007

tarantino + rodriguez = grindhouse

Quentin Tarantino e Robert Rodriguez tornano a lavorare insieme dopo Dal tramonto all'alba (e non solo) film che ho amato e visto e rivisto un milione di volte! Tante persone lo hanno trovato irritante per il cambio di tono e storia tra la prima e la seconda parte, cosa che invece, a mio parere, è una delle tante particolarità del film. E anche il nuovo film ne ha e parecchie: il film si intitola Grindhouse, come i vecchi cinema in cui si trasmettevano B-movies tutto sesso, violenza e volgarità, due al prezzo di uno. E anche il nuovo film si divide in due: il primo episodio è firmato Rodriguez e si intitola Planet Terror, mentre il secondo è Death Proof dalla mente geniale di Tarantino. Costato 100 milioni di dollari, Grindhouse uscirà in 2.500 sale in America il 6 aprile (due ore e mezza la durata). Tra un film e l'altro saranno trasmessi finti trailer, girati dagli stessi due registi. In Europa, Italia compresa, si sta considerando invece una distribuzione separata dei due film.

In attesa di vederlo davanti ad un bidone di pop corn, e spero sinceramente entrambi nella stessa sera, segnalo una bellissima intervista dell’Espresso fatta ai due autori, amici di vecchia data, e di cui riporto alcune citazioni.


Tarantino:"Io trovo che la violenza sia una delle cose più cinematiche e divertenti che il cinema può fare. Certo, non è per tutti, né lo deve essere. Ma le sequenze d'azione per me sono l'essenza del cinema."

"Ogni volta che compongo un'inquadratura c'è dietro Mario Bava, che per me è più grande di Hitchcock. No. Non sto esagerando. Il mio uso del colore è rubato da lui. Ma il mio regista favorito, quello che mi ha influenzato di più e mi ispira sempre a fare meglio, è Sergio Leone."

"Credo che se come regista non ti interessa abbastanza girare su pellicola, vuol dire che non ti interessa vedere un film al cinema."


Rodriguez:"Cercare tra i generi mi permette di dar sfogo alla mia immaginazione. Tutto quello che ho fatto nel cinema è solo fantasia."

"Io preferisco girare in digitale, perché mi consente di lavorare più velocemente e in leggerezza, come facevo quando usavo il Super 8 da piccolo. Per 'Grindhouse' ho girato in digitale e lui (Tarantino) su pellicola. È stata la nostra piccola gara."

"Così è nata l'idea di 'Grindhouse'. Volevamo fare un film che ci permettesse di far rivivere al pubblico la mia esperienza di cinefilo a casa di Quentin: trailer finti, due film al prezzo di uno, e una notte al cinema."

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