mercoledì 18 aprile 2007

L'Ecomafia si combatte con parole, musica e gesti










Nasce Verde Nero:

L'Ecomafia si combatte con parole, musica e gesti

Ammaniti, Baldini, Cacciatore, Carlotto, Colaprico, Dazieri, De Cataldo, Fois, Lucarelli, Rastello, tra gli autori che hanno "firmato" il progetto di Edizioni Ambiente e Legambiente contro l'illecito ambientale



Milano 19 febbraio 2007 – Edizioni Ambiente e Legambiente insieme per realizzare un progetto integrato di comunicazione sull'Ecomafia con pubblicazioni, campagne di mobilitazione ed eventi coordinati sul territorio: Verde Nero. Il primo passo sarà la realizzazione di una collana di narrativa sul tema dell'illegalità ambientale con il coinvolgimento di alcuni tra i più importantiautori del panorama letterario italiano.

Il tema dell'Ecomafia – inteso come il fenomeno della criminalità ambientale - è da tempo tra le linee di lavoro di Legambiente, che pubblica annualmente il "Rapporto Ecomafia", edito sempre da Edizioni Ambiente. Date le potenzialità comunicative del tema, la case editrice e l'associazione ambientalista più diffusa in Italia hanno deciso di sperimentare nuovi linguaggi e strade inediterealizzando il progetto Verde Nero. L'obiettivo è rendere maggiormente accessibile, e facilmente fruibile dal pubblico, un argomento talvolta ostico o, ancora peggio, non sentito e recluso tra gli interessi dei solo "addetti" ai lavori.

"Verde Nero. Racconti di Ecomafia" si configura come una collana di racconti che prendono spunto liberamente da fatti o fenomeni descritti nel rapporto, o ad essi assimilabili,privilegiando il linguaggio del "noir" che presenta un'ottima attinenza con i fatti di cronaca trattati. Ad aderire a vario titolo al progetto e a "firmare" la collana saranno Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini, Massimo Carlotto, Pietro Colaprico, Marcello Fois, Sandrone Dazieri, Luca Rastello, Giancarlo De Cataldo, Niccolò Ammaniti, solo per citare alcuni autori.

L'iniziativa possiede, sia nelle intenzioni dell'editore sia in quelle degli autori, un'esplicita valenza di impegno politico e culturale, finalizzata a dare la massima diffusione a temi oggi sottovalutati, caricandoli di una efficacia emotiva preclusa al linguaggio tecnico burocratico con cui normalmente vengono comunicati. La discussione sul tema, attualmente, resta sostanzialmente confinata nell'area degli ambientalisti in senso stretto, e in quella delle forze dell'ordine in quanto "addetti ai lavori". Per la prima volta si sperimenta la possibilità di raccontare, con la libertà e l'immediatezza del linguaggio narrativo, i progetti "ecomafiosi" e i comportamenti sociali che li alimentano e il significato del patrimonio collettivo e la salvaguardia delle risorse comuni sono messe in primo piano.

Il nome del progetto Verde Nero è allusivo e allo stesso tempo di forte impatto emotivo, perchè quando si guarda alla situazione dell'ambiente attraverso i fenomeni dell'ecomafia i colori virano immediatamente dal verde al nero. Gli intrecci, i fenomeni, gli interessi in gioco, le connivenze sono materia da cronaca giudiziaria, e non raramente da cronaca nera. E ciò che viene intaccato è spesso proprio il "verde", il territorio naturale. Il Verde e il Nero sono quindi i due mondi che nell'ecomafia vengono a contatto. Il Verde rappresenta il bene comune per eccellenza, la natura. Nera, inquinante, devastatante, è l'impronta che vi lascia l'ecomafia.

A fare da apripista alla collana narrativa "Verde Nero. Racconti di Ecomafia" saranno il libro di Sandrone Dazieri e l'antologia realizzata da Gery Palazzotto, Giacomo Cacciatore insieme aValentina Gebbia, che verranno presentati in anteprima durante la Fiera del Libro di Torino, dal 10 al 14 maggio 2007. Il primo, dal titolo "Bestie" tratterà del commercio illegale di animali esotici, con una narrazione in bilico tra fiction e documentazione. L'Antologia dei tre autori siciliani, "Fotofinish", racconterà altrettante storie sul dramma delle corse clandestine di cavalli in Sicilia, in tre modi differenti: comico, drammatico e ironico. L'uscita seguente, dopo l'estate, sarà "Chiaro Oscuro", di Eraldo Baldini, che racconterà gli orrori del petrolchimico italiano, con una Narrazione che strizza l'occhio alle pulp tales degli anni cinquanta.

Insieme alla collana di narrativa tante sono le iniziative che Verde Nero proporrà nei prossimi due anni, in vari ambiti: musica, reading, rappresentazioni teatrali, progetti per le scuole, programmi radio e molti altri ancra. A essere già operativi il contatto con la Scuola Holden di Torino, che si è già resa disponibile a promuovere la campagna attraverso lo sviluppo di laboratori di scrittura diffusi sul territorio, la collaborazione con l'agenzia fotografica Prospekt di Milano (vincitrice del premio Baldini 2006), che metterà a disposizione i suoi fotografi per realizzarereportage sui temi trattati in accordo con gli autori. Inoltre già in cantiere il progetto della realizzazione un vero e proprio Osservatorio permanente sulla legalità ambientale on line. Anche la scuolapotrebbe avere un ruolo fondamentale nel progetto, con in previsione percorsi formativi nelle scuole inferiori e superiori, anche grazie all'eventuale collaborazione del Ministero della Pubblica Istruzione, che ha già dimostrato particolare sensibilità al tema.

A rendere ancora più attivo l'impegno sociale di Verdenero è l'adesione a "Salva Italia", progetto promosso da Legambiente che prevede il recupero di aree penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale, a cui gli autori hanno deciso di devolvere parte dei diritti d'autore per finanziarne le prossime iniziative.

Verde nero dunque non è una semplice collana di libri: è la cultura che torna a farsi politica, utilizzando tutti gli strumenti che la comunicazione oggi mette a disposizione. E' una voce che si leva, è un cardine attorno al quale ricostruire un senso di "appartenenza".
Per questo crediamo che "esserci", sia per tutti importante.


Cos'è l'Ecomafia

"Ecomafia" coincide con alcuni grandi fenomeni di illecito ambientale diffuso, che Legambiente ha identificato in: ciclo dei rifiuti (smaltimento illegale, traffici internazionali), ciclo del cemento (e quindi anche mafia degli appalti e abusivismo edilizio), racket degli animali (traffici internazionali ma anche combattimenti e corse illegali), archeomafia e furti d'arte. A queste attività corrisponde un tessuto di "clan dell'ecomafia" che rappresenta un campione significativo della criminalità organizzata.
Però al di là dei casi "clamorosi", per noi Ecomafia è anche criminalità della porta accanto (quella del funzionario corrotto e del "bravo imprenditore", per esempio): trova terreno favorevole nell'inefficienza della gestione pubblica, in chi vuole "meno stato" per avere le mani libere, ma anche nella generale, semplice vocazione all'illegalità in un paese con regole inefficaci. È la cultura dell'affermazione invadente dell'interesse privato, che erode il concetto stesso di bene comune. E proprio l'ambiente, più d'ogni altra cosa, rappresenta il bene comune.

Preso pari pari dal blog del mitico Sandrone

1 commento:

Stepius ha detto...

ih ih, quella col computer sembri proprio tu!
bye